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Cossor mod. 234

Un kit molto popolare negli anni '20

L'apparecchio di questa pagina rappresenta un classico caso di ricevitore domestico economico degli anni '20. Si tratta del modello Cossor 234 "Melody Maker", di fabbricazione inglese. Tre valvole ad accensione diretta, di cui la prima è un tetrodo (triodo schermato) amplificatore con reazione, la seconda è un triodo rivelatore a falla di griglia e preamplificatore, la terza è un triodo amplificatore finale. L'alimentazione era a batterie e l'altoparlante era del tipo a tromba. Questi apparecchi venivano venduti in scatola di montaggio, ed ebbero una diffusione che proseguì anche durante gli anni successivi, quando le supereterodine erano già diffuse, grazie al bassissimo costo d'acquisto. Il kit fu distribuito anche in Italia alla fine degli anni '20, come dimostrano alcune inserzioni pubblicitarie sulle riviste specializzate (es: "Radio Orario", 1929) Lo schema elettrico è più complesso di quello che ci si potrebbe aspettare, in quanto l'apparecchio è provvisto di due gamme d'onda e di una serie di comandi per l'accordo d'antenna e per la reazione. I due circuiti accordati sono manovrati mediante due condensatori variabili separati, ed anche la commutazione di gamma avviene mediante due interruttori a pomello, posti sul pannello frontale. Gli altri due comandi sono quello per la corrente di filamento della prima valvola (una specie di regolazione di volume) e quello per la reazione.

La vista interna mostra una certa "povertà" di montaggio, effettuato con filo flessibile e morsetti, e dominato dalle due grosse calotte d'alluminio contenenti le bobine d'antenna e di reazione. A parte i condensatori variabili, vi sono pochissimi altri componenti: tre condensatori fissi e due resistenze, un reostato e un trasformatore di accoppiamento.

Per rimettere in funzione il ricevitore ho realizzato un piccolo alimentatore "battery eliminator", visibile nelle foto sotto l'altoparlante, e mi sono poi divertito a provare la sensibilità e la selettività di ricezione in onde medie. Devo dire che, con un po' di esperienza, si riesce ad ottenere condizioni di ascolto accettabili, a parte il suono stridente e fastidioso dell'altoparlante a membrana. Usando un'antenna filare di circa cinque metri ho potuto ricevere di giorno una dozzina di stazioni italiane ed estere. Il tutto con un consumo di corrente bassissimo: le valvole restano quasi perfettamente fredde, la corrente anodica totale è di pochi mA.

 

 

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